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Minatti Franco
nato il 15/04/1944
Parlando di calcio amatoriale è difficile non menzionare Franco Minatti, uno che ha dedicato e dedica tutt’oggi il suo tempo libero a questo sport. Nato a Montegonzi, nel comune di Caviglia, il 15 aprile 1944, diventa montevarchino dopo il matrimonio ma non dimentica mai le sue radici e ogni volta che non è indaffarato monta sulla sua jeep e, in compagnia di “Dog IV” (altra passione, i pastori tedeschi), si reca a Sereto. Cresce nel piazzale antistante la chiesa con il pallone tra i piedi e commenta gol e parate imitando l’allora radiocronaca. Nei primi anni ’60 cominciano le sue prime partite ufficiali nel ruolo di portiere. Infatti si aggrega alla squadra di Montegonzi che partecipa a un torneo tra parrocchie del Valdarno, organizzato dall’allora parroco del Pestello “Don Luigi”. Alla fine degli anni ’60 le prime ed uniche esperienze in campionati FIGC nel “Neri” squadra militante in terza categoria. L’allenatore Remo Bronzi cambia ruolo al giocatore, adattandolo centrocampista puro. Ma fare solo il giocatore non entusiasma troppo l’ormai ventenne Franco e così nel 1974 diventa tuttofare della squadra “Filarmonica Montegonzi”. Infatti oltre che di giocatore, veste anche i panni di allenatore e dirigente. In quegl’anni partecipa al torneo di Campogialli conquistando un brillante 3° posto. Negli anni seguenti partecipa con lo stesso gruppo a tornei estivi, organizzati dal mitico “Trubia” nel campo da quest’ultimo realizzato, sulla strada che dalla Selva porta a Miravalle. Ma è nel 1977 che nasce l’idea più significativa della sua storia sportiva: il campo da calcio di “Sereto”. Tutto questo lo propone per evitare il pellegrinaggio per il Valdarno ogni volta che c’era da fare una partita anche solo tra amici. Da questo momento in poi sarà il suo pensiero fisso. All’inizio gestisce i lavori per la realizzazione, procurandosi il materiale nei modi più strani. Successivamente organizza alcuni tornei per autofinanziamento nei quali farà l’arbitro, con tanto di divisa nera molto simile a quella ufficiale. Una volta decollato il progetto “Sereto” entriamo nell’attività che ci porta ai giorni nostri. Infatti crea una squadra che prende il nome dal campo sportivo e dal 1982 partecipa al campionato “ANSPI” sempre con buoni risultati. Riesce a coinvolgere nel calcio amatoriale un buon numero di giovani, molti dei quali rimangono nel gruppo per tanti anni. Questi crescono sotto l’esempio di lealtà e stima reciproca che Franco, “Tracco” per gli amici, riesce a trasmettere. Tutto ciò è confermato dalla Coppa Disciplina, trofeo che la squadra vince quasi ininterrottamente da molti anni (anche quest’anno). Grazie a questo titolo di merito, nel 2003, il Sereto viene invitata alle finali nazionali “ANSPI” di Bellaria. Tutt’ora Franco dedica tutto il suo tempo libero (aiutato dagli amici-dirigenti Mancini Giuliano e Valentini Divo) al mantenimento del campo sportivo di Sereto, con continui miglioramenti alle strutture fatti nel periodo estivo in modo che tutto risulti perfetto alla ripresa dell’attività il primo sabato di settembre. Quel giorno infatti chiunque voglia tirare due calci ad un pallone si può presentare al campo certo di essere accolto da “Tracco” con una delle sue battute. Appena pronti è lui che distribuisce le casacche e delinea il campo. Lo fa sempre indossando la maglia nerazzurra personalizzata col numero 10. Infatti è da sempre tifoso dell’Inter che certo gli ha regalato meno emozioni del “Sereto”. Per capire meglio la personalità di quest’uomo basta aggiungere che ogni domenica mattina, in occasione delle gare di campionato, apre il cancello del campo quando ancora il sole deve sorgere e prepara per i suoi ragazzi una nuova muta da indossare. Nel 2005 il Sereto gli ha regalato il primo trofeo della storia conquistando sul campo la Coppa Toscana allo stadio Brilli Peri di Montevarchi. Sicuramente gli sono debitori le decine di giovani e meno giovani che nel corso degli anni si sono avvicendati nel gruppo ed hanno trascorso momenti davvero emozionanti e che difficilmente riusciranno a dimenticare.
Grazie Tracco
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